martedì 15 giugno 2010 alle ore 21.00
presso la Parrocchia di San Bernardo in Via Ravenna, 1
ASSEMBLEA PUBBLICA
“PRESENTE e FUTURO di
S. LEONARDO e CORTILE S. MARTINO”
quali idee, quali progetti?
Resoconto Dettagliato
INTRODUZIONE
Il Presidente del G.I.S. dopo gli indirizzi di saluto rivolti al pubblico ed agli ospiti presenti ha illustrato le finalità della serata:
“Dall’esame degli interventi in atto e di quelli programmati nei prossimi anni in materia urbanistica, infrastrutturale, viabilistica e trasportistica, ambientale e commerciale, si vorrebbe che emergesse la visione che l’Amministrazione comunale ha del futuro e del ruolo che i nostri Quartieri dovranno ricoprire nella città di domani.
Nel corso del dibattito poi, si verificherà se detta visione troverà corrispondenza o meno nelle istanze, aspirazioni, idee e valutazioni dei cittadini, dei rappresentanti delle realtà locali e degli altri politici ed amministratori presenti”.
Ha quindi delineato le questioni che il G.I.S. ritiene di maggiore rilievo per il futuro della zona nord della città, ha compiuto talune considerazioni e posto alcune domande in merito agli Assessori:
URBANISTICA:
Quali sono le linee guida del futuro Piano Strutturale Comunale (P.S.C.)? Manterrà la tradizionale e ormai secolare visione per cui le industrie, gli impianti per lo smaltimento dei rifiuti e, da ultimo, i grandi centri commerciali vengono concentrati a nord della città?
L’area SPIP sta esaurendo i suoi spazi e non potrà e dovrà ampliarsi ancora molto, ci sarebbe da discutere di certe localizzazioni, ma più importante per il futuro, è salvaguardare i terreni e le attività agricole rimaste e, sempre in zona, valorizzare una realtà ancora marginale, ossia la Certosa di Paradigna sede del Centro Studi Archivio della Comunicazione (CSAC), un rilevantissimo patrimonio storico, monumentale ed artistico della città che, con il contributo di tutti gli enti a vario titolo competenti, dovrebbe aprire al pubblico e divenire uno spazio museale ed espositivo di sicuro rilievo.
Nella parte di Cortile S.Martino dalla tangenziale all’autostrada ci sono le aree inserite nel P.O.C. che costituiscono quella che noi chiamiamo “La Porta Nord della Città” (tra Via Rastelli-l’Asolana e il Casello A1) per cui ci sarebbe bisogno di grande qualità architettonica, di arredi urbani di pregio, di funzioni prestigiose e di una valorizzazione complessiva anche di Via S. Leonardo e Via Rastelli, invece si hanno le solite previsioni di tipo commerciale, direzionale e ricettivo-alberghiero; di rilevante sembra che ci sia solo il futuro Palasport ed il centro polisportivo esistente, per il resto si ha il quartiere Paradigna con i vari problemi, in particolare del Comparto su via Paradigna, da risolvere.
Oltre lo sport servirebbero altri servizi in zona (vecchia idea dell’ufficio postale, luoghi di ritrovo per ragazzi, giovani ed anziani, dati taluni limiti del centro parrocchiale ecc.).
A S.Leonardo si hanno invece i piani di riqualificazione Stazione e Pasubio, il nuovo Ponte e l’area ex-Bormioli, anche qui servirebbero una grande qualità architettonica, arredi urbani di pregio, e funzioni prestigiose.
Per contenere l’impatto di questi nuovi insediamenti (mille nuove persone o più ogni giorno e centinaia di nuovi veicoli in zona), occorre un nuovo sistema della circolazione e della sosta dei veicoli privati e pubblici, e per realizzare questo nuovo sistema servono nuovi collegamenti con il centro, ossia nuovi sottopassi ferroviari tra Via Trento e Via Trieste (1 completo di carreggiata per i veicoli, pista ciclabile e marciapiede e almeno 2 ciclopedonali, uno all’altezza della STU Pasubio e uno all’altezza di Via Cuneo, in corrispondenza dell’area dove sono presenti quelle attività artigianali che in futuro potrebbero cessare o essere trasferite, creando così la possibilità di una trasformazione urbanistica che possa sinergicamente collegarsi con l’area a sud della ferrovia dove sorgerà la nuova Questura).
Queste nuove infrastrutture viarie renderanno possibile anche l’attuazione del futuro piano di riqualificazione urbana denominato “Trento-Fratti”, che punta a valorizzare e riqualificare, sia dal punto di vista viario che funzionale, in primis strade come Via Trento e Via Palermo, ma anche le altre strade e le aree ad esse circostanti che non sono già ricomprese negli interventi in atto.
Per quanto riguarda la trasformazione dell’area ex-Bormioli, si deve ribadire che l’importanza urbanistica per il quartiere sarà determinata, oltre che dal “Museo del Vetro e della Scienza” che si ricaverà negli edifici storici da conservare e ristrutturare, soprattutto da ciò che si realizzerà ex-novo (residenze, commercio e uffici).
E’ necessario pertanto un intervento di alto livello architettonico e funzionale sia nelle parti private che in quelle pubbliche, che curi l’arredo urbano ed il verde, in particolare la futura piazza-giardino che partendo da Piazzale Salsi dovrà arrivare fino all’ingresso dell’Eurotorri e ciò ci richiama alle questioni del verde e dell’ambiente.
VERDE e AMBIENTE:
Nell’ottobre 2009 era stato presentato presso la sede del Consiglio di Quartiere il piano per la riqualificazione, nel corso del 2010, delle aree verdi pubbliche della zona, a che punto siamo con questo programma?
Era compreso, tra l’altro, il secondo stralcio del “Parco dei Vetrai” di Via Milano tra la Casa Protetta e la Scuola e qui si dovrà realizzare anche il parcheggio tra la Scuola e Via Europa a fianco del distributore Agip.
Quanto a Piazzale Salsi, nell’intervenire, si dovrebbe tener conto del progetto della futura piazza-giardino prevista per la riqualificazione dell’ex-Bormioli, onde evitare di dover rifare tutto fra qualche anno, in considerazione anche del fatto che, il Piazzale era già stato completamente ristrutturato agli inizi del decennio.
Urgenti sono i lavori da compiere all’interno del Parco del Naviglio (Parco Nord), in particolare per il ripristino della staccionata lungo il Canale e la ricollocazione dei gazebo.
Si dovrà inoltre procedere, quanto prima, con la prosecuzione della bonifica del Naviglio dal Parco fino all’Autostrada e alla realizzazione della relativa cassa di espansione in zona Spip, con l’eliminazione degli scarichi impropri ancora presenti e, insieme alla Provincia ed ai Comuni a monte della città si dovrà intervenire per fare in modo che le acque del Canal Maggiore giungano a Parma in condizioni migliori di quanto non avvenga ancora oggi.
In tema di gestione dei RIFIUTI:
Quali novità per quanto riguarda la raccolta differenziata nel nostro quartiere?
Quali novità sul termovalorizzatore e sul Polo Ambientale Integrato (P.A.I.), il Comune sta per caso cambiando idea in merito?
VIABILITA’ e TRASPORTI:
Accantonato il progetto della metropolitana, quali soluzioni alternative si sono previste per rispondere all’esigenza, comunque presente, di un sistema di trasporto pubblico realmente competitivo rispetto ai mezzi privati, non solo per gli spostamenti all’interno della città, ma anche per i collegamenti tra i paesi della provincia ed il Capoluogo (in questo ultimo caso la competenza deve essere anche della Provincia)?
Oltre al grande piano per il riordino della circolazione e della sosta nel quartiere S.Leonardo, quando sarà realizzato lo svincolo tra la Tangenziale nord e Via S.Leonardo così da regolare anche l’incrocio tra detta strada con Via Guerci e Via Silva, in modo da eliminare i problemi legati alle svolte a sinistra in entrata ed uscita dall’Eurotorri, che pur essendo vietate da sempre, avvengono quotidianamente?
E’ necessario aprire, al più presto, la complanare est verso Ikea e Barilla, che è ultimata da mesi, e ridefinire lo svincolo del Casello autostradale per consentire un’adeguata immissione della complanare ovest (Casello-Fiera) su Via Rastelli e per sistemare meglio il parcheggio scambiatore, così da eliminare i problemi che si sono verificati anche recentemente durante Cibus.
COMMERCIO:
Tutti gli interventi urbanistici in corso e programmati prevedono attività commerciali, di vicinato, all’interno delle aree di riqualificazione nella parte storica del quartiere, e di medio-grande distribuzione nelle aree periferiche di nuova realizzazione, zona autostrada e angolo Via Venezia – Via Burla.
Si hanno maggiori dettagli sulle attività commerciali che si dovrebbero insediare nelle varie aree accennate?
Come si può conciliare la salvaguardia e lo sviluppo del commercio di vicinato con il continuo sviluppo dei grandi centri commerciali e della grande distribuzione?
Per concludere non può mancare un accenno anche al tema della SICUREZZA.
Positivi gli interventi per reprimere i fenomeni delinquenziali acuti che si sono verificati nei mesi scorsi in Via Palermo e Via Trento, ma il punto fondamentale è cercare di garantire il controllo complessivo del territorio con tutti gli uomini ed i mezzi tecnologici che possono essere disponibili, poiché questi fenomeni di micro criminalità se perseguiti particolarmente in una zona, tendono a trasferirsi, come sta già avvenendo, in altre parti del quartiere sia a S.Leonardo, come a S.Martino.
INTERVENTI ASSESSORI
ASS. MANFREDI:
E’ importante considerare i quartieri non come unità rigidamente distinte e divise, ma come insiemi territoriali e funzionali in rapporto tra loro, S.Leonardo e S.Martino certamente con il Centro e con il Pablo-Golese, l’intenzione dell’Amministrazione è proprio quella di ricucire e creare legami tra tutte le parti della città.
Prima di parlare del P.S.C. si intende partire da alcune sollecitazioni offerte dall’introduzione:
L’Area SPIP potrà crescere in funzione dell’investimento che la città sta facendo sul concetto di sostenibilità economica, SPIP è una delle prime aree produttive ecologicamente attrezzate dell’intera Emilia-Romagna e pertanto è una grande sfida ed opportunità per generare ricchezza, occupazione e sviluppo sostenibile anche per ricollocare fuori dalla città, in ambiti più idonei e rispondenti alle moderne esigenze produttive, in termini di servizi e infrastrutture, attività produttive che possono poi consentire di liberare porzioni di territorio urbano da riqualificare.
La Certosa di Paradigna e lo CSAC sono una grande realtà, che purtroppo, nonostante i tentativi continui esperiti dall’Ass. Sommi e dal Comune, non è stato ancora possibile valorizzare a pieno, rendendola fruibile al pubblico, poiché è di proprietà dell’Università, e questa non si è ancora attivata in tal senso.
E’ stato però possibile portare in città parte del suo vasto patrimonio con la recente mostra Novecento al Palazzo del Governatore.
Il POC in atto, riguarda i terreni tra Via Rastelli e Via S.Leonardo a ridosso del Casello autostradale (area Mingori-Unieco) e tra Via Rastelli e Strada Casello Poldi (………..), mentre le altre due vaste aree tra gli impianti sportivi e l’Autosalone Baistrocchi (proprietà Pizzarotti e Arrigoni), sono oggetto di variante al PSC come luoghi polifunzionali ed entreranno nella prossima progettazione urbanistica, ed in particolare la parte di Pizzarotti su Via Rastelli diventerà un grande centro direzionale a servizio della città, mentre quelle più in fregio all’autostrada assumeranno un carattere commerciale e direzionale.
Non si sa se queste aree siano state sufficientemente valorizzate architettonicamente, però l’architetto e prof. Canali si sta occupando proprio dell’area direzionale di Pizzarotti, e certamente in forza della sua storia e professionalità, si può ritenere che saprà rendere una dimensione architettonica significativa e che complessivamente si potrà cogliere e rispondere adeguatamente all’idea della Porta della Città.
Se però vi sono delle connotazioni funzionali e dimensionali (destinazioni d’uso e indici di edificabilità) in questa zona che non possono essere soddisfacenti, la responsabilità è da porre a carico della precedente amministrazione che ha varato il PSC con queste caratteristiche.
Si condivide il fatto che la cittadella sportiva di Moletolo non debba essere la sola realtà positiva presente nella parte più urbana di Cortile S.Martino, infatti questa amministrazione ha compiuto delle scelte strategiche di fondo per portare funzioni e valore all’interno di questi quartieri, tra le quali si debbono menzionare il futuro “Museo del Vetro e della Scienza e della Tecnica” come elemento significativo della riqualificazione dell’area ex-Bormioli e che potrà valorizzare tutta una serie di attività e competenze ed avere un variegato bacino di utenti (scolaresche, giovani, turisti, professionisti ecc.), ma anche “La Casa della Cultura” all’interno della STU Pasubio, con il suo centro di sperimentazione sulle arti visive e di aggregazione dei giovani interessati alle moderne forme d’arte e di espressività.
Lo stesso Nuovo Ponte Nord, con nei pressi il palazzo direzionale che diverrà sede di varie associazioni (La Casa delle Associazioni), sono da considerarsi altri esempi di funzioni alte ed importanti, quindi Casa della Scienza, Casa della Cultura e Casa dell’Associazionismo costituiscono una triade che rende l’idea di come l’Amministrazione abbia fatto il proprio dovere nel qualificare e valorizzare questa parte di città.
Venendo ora al Piano Strutturale Comunale (PSC), si deve dire che questo strumento che si sta discutendo con la città, è funzionale a rispondere a quattro necessità:
uno scenario internazionale mutato, in cui sono cambiate fortemente le dinamiche, socio-economiche, culturali e demografiche tra i contesti territoriali anche della nostra regione, Parma però, nonostante questo periodo di crisi, è in controtendenza, è una città che cresce, aumentano i residenti, aumentano i giovani, e questa è una tendenza da accompagnare e valorizzare ed ecco pertanto, La Casa della Cultura, della creatività giovanile e dell’Associazionismo, e la creazione di luoghi pubblici che siano spazi per l’integrazione e la socializzazione intergenerazionale, è un modo per tutelarci dato che al contempo cresce anche il numero degli anziani, e quindi bisogna mettere in rete e a sistema l’insieme dei servizi e delle opportunità, poi c’è il tema del potere d’acquisto e della redditività delle nostre famiglie, che pur non essendo in sofferenza come in altri contesti, il Comune intende sostenere e incoraggiare in questo periodo di crisi, anche dal punto di vista psicologico, perché in situazioni come questa le persone tendono a rinchiudersi a non spendere a non investire, per cui si devono creare nuovi servizi ed opportunità, si pensi alla casa, alla scuola, all’assistenza sociale e agli anziani, che fanno tutte parte delle politiche del nuovo welfare su cui ci si sta interrogando e su cui si è già attivi.
Il nuovo Piano Strutturale risponde quindi all’esigenza di evitare gli irrigidimenti, la burocrazia, le lentezze dei Piani Regolatori tradizionali, fornendo uno strumento più flessibile in grado di correggere alcune strategie e pensare a nuove strategie, vuol significare rivolgere l’attenzione non solo sullo spazio urbano, ma anche su quello rurale, sulle frazioni, sulle aree produttive, sui centri storici, e su tutto il tema delle riqualificazioni su cui ci si soffermerà nell’ultima parte di questa prima riflessione.
A Roma, nei giorni scorsi, al convegno nazionale organizzato dal “Sole 24 Ore” sul tema dei territori, una sezione è stata dedicata alle città più dinamiche, che ci credono, che ancora investono, che ancora lavorano, progettano e innovano, e i due esempi che sono stati scelti per essere presentati sono uno a Bolzano e uno a Parma, ed in particolare per la nostra città abbiamo portato il vostro caso, il caso del vostro territorio e delle sue riqualificazioni.
....
La precedente amministrazione aveva iniziato procedendo per parti, per stralci, questa amministrazione intende proseguire agendo sul territorio nella sua interezza da nord-ovest a nord-est (dal Pablo, Viale Piacenza e Via Reggio, passando per la Stazione, Via Trento, il Pasubio, la Bormioli, La Porta della Città, Viale Fratti e per finire all’ex-Salamini), perché si concepisce la riqualificazione urbana, non solo come il recupero di singoli edifici o spazi pubblici, ma come la valorizzazione di aree vaste, in cui integrare e sviluppare il complesso delle vocazioni e delle funzioni coniugando, la mobilità con il commercio, con l’artigianato, con i servizi e le funzioni pubbliche, solo così si riesce a creare quel valore sociale ed economico che può portare benefici ai vari quartieri ed alla città nel suo complesso.
ASS. AIELLO:
Lavori nel Canale Naviglio – sono stati compiuti quelli all’interno del Parco e si proseguirà fino alla tangenziale e poi sono stati progettati quelli fino all’autostrada, si sta anche cercando di agire sui Comuni a monte per bonificare il Canal Maggiore.
Lavori nel Parco Nord (Parco del Naviglio) – siricollocherà, prossimamente, una nuova staccionata lungo il canale, in sostituzione di quella danneggiata ed in parte rimossa nel corso dei lavori di bonifica dell’alveo.
La riqualificazione di Piazzale Salsi è programmata per il 2011, quanto al progetto del verde nella futura area Bormioli, non si sa ancora nulla per cui si vedrà a suo tempo se lo si potrà considerare come riferimento.
Nel quartiere Paradigna si è appena realizzata la nuova illuminazione pubblica attorno alla chiesa e lungo lo stradello Matilde di Canossa e la videosorveglianza verrà installa dopo l’estate.
Il Nuovo Palasport è un impianto previsto con una capienza massimo di 5000 posti a sedere intorno al campo centrale (ed in cui si potrà arrivare anche a 6000 in caso di manifestazioni particolari extrasportive), ma in cui saranno presenti anche palestre e ambienti necessari alla pratica sportiva quotidiana di decine di società e centinaia di individui.
In zona sono programmati anche i lavori di adeguamento dello stadio del Rugby e delle infrastrutture collaterali che consentiranno di realizzare forse il più importante polo rugbystico a livello regionale e forse anche nazionale.
Nel quadrante si definiranno anche le infrastrutture viarie e di trasporto per accedere a questi impianti in sicurezza e senza creare particolari impatti e disagi.
ASS. MORA:
Si vuole definire un programma di mobilità sostenibile di medio-lungo periodo che riguardi tutta la città, città che si può dividere in tre zone con proprie specificità per quanto riguarda la viabilità e i trasporti:
il centro all’interno dei vecchi bastioni ora circonvallazioni interne, in cui privilegiare per gli spostamenti il trasporto pubblico, le piste ciclabili e i marciapiedi, per questo le zone a traffico limitato e per i controlli l’attivazione in luglio dei varchi elettronici;
la prima periferia tra il centro e le tangenziali (S.Leonardo), in cui oltre ai mezzi pubblici si può avere la presenza delle auto private e per disciplinare la circolazione e garantire una maggiore vivibilità si stanno realizzando le “Zone 30”, (è allo studio anche la possibilità di istituirle in alcune zone di S.Leonardo);
la vera e propria periferia esterna alla città, oltre le tangenziali e da noi oltre l’autostrada (Cortile S.Martino), dove si hanno sempre in parte i mezzi pubblici e non vi sono limitazioni alla circolazione dei mezzi privati.
All’interno di questo quadro d’insieme, il discorso su cosa succederà adesso che non si farà più la metropolitana, assume una sua fisionomia ben precisa.
Noi abbiamo due direttrici di traffico fondamentali quella est-ovest, ossia l’asse della Via Emilia, e quella nord-sud dall’Autostrada-Via S.Leonardo al Campus-Via Langhirano, e pertanto tra la fine del prossimo anno e gli inizi del 2012 potenzieremo significativamente, grazie a Tep, i trasporti sull’asse est-ovest con nuovi filobus e mezzi elettrici, sull’asse più complicato nord-sud si hanno alcune proposte simili che non possono prescindere dalla realizzazione di corsie preferenziali, perché altrimenti è quasi impossibile far circolare ad una velocità adeguata i mezzi pubblici negli oltre 9,5 Km dal Campus all’Autostrada, e non si riuscirà mai a rendere il trasporto pubblico un sistema veramente competitivo rispetto al mezzo privato per la fascia di persone che potrebbero utilizzarlo per recarsi al lavoro.
Ovviamente queste misure non avranno l’impatto che avrebbe avuto la vecchia metropolitana, ma comunque sono interventi che incidono notevolmente sui territori mutandone la circolazione veicolare, le abitudini e la fruizione dei luoghi e quindi bisognerà discuterne con i quartieri e con gli altri soggetti competenti, comunque siamo nella fase iniziale di studio per cui è difficile dire al momento quale potrà essere il disegno definitivo che si verrà a formare.
Per lo svincolo Tangenziale- Via S.Leonardo-Via Guerci-Via Silva, il progetto è vincolato a degli accordi con Agip che sono in fase di definizione e che potrebbe prevedere anche lo spostamento della stazione di servizio sulla corsia sud della tangenziale.
Sarà realizzato entro l’anno il parcheggio su Via Europa a fianco del distributore per servire la scuola e si sta studiando se possa essere utile un passaggio pedonale di collegamento con Via Milano che possa servire anche per chi frequenta i vari negozi ed il bar di questa strada, in modo da non intasarla con le auto in sosta più o meno regolare.
Da settembre si attiverà il servizio dell’autobus n.15 che passerà da Via Palermo, Via Brescia e uscirà su Via Venezia per attenuare i problemi dei residenti di queste strade a causa dei lavori della STU Pasubio, ovviamente date le scarse risorse a disposizione si dovrà valutare attentamente l’effettiva fruizione di questa variante al percorso standard perché sono rilevanti i costi per ogni prolungamento e non ci si può permettere di girare vuoti.
Quanto all’apertura di Via Ravenna che era stata avviata lo scorso anno, oggi si può dire che nonostante le polemiche che si erano scatenate ad ogni livello, non si siano verificate le drammatiche criticità paventate da molti.
La complanare est verso Ikea e Barilla dovrebbe aprire prossimamente, le condizioni di traffico ed economiche no giustificano, al momento, il raddoppio della complanare ovest Casello-Fiera.
ASS. SASSI:
Per prima cosa si vorrebbe accennare all’intervento di demolizione e bonifica dell’ex-vetreria Bormioli, che costituisce un’opera molto importate e complessa perché inserita all’interno di un quartiere fortemente abitato, in prossimità di ben 4 scuole materne e perché riguarda un’area di 160000 mq..
Dopo i primi interventi negli anni scorsi per la messa in sicurezza dell’amianto friabile e dell’amianto in lastre, quest’anno si sta iniziando la vera e propria demolizione, e si è cominciato con la bonifica parassitaria degli ambienti, ossia con la rimozione di tutte quelle strutture e di quei materiali all’interno degli edifici per far rimanere solo le pareti e le coperture, e quindi procedere allo smantellamento degli stessi.
Si è intervenuti sui capannoni nella zona centrale e più vicino all’ingresso di Via S.Leonardo di fronte a Via Prampolini e da ultimo si opererà sui capannoni della Cerve che attualmente è ancora attiva in loco.
Importante, al riguardo, è stata la costituzione della Consulta di Quartiere che sta seguendo attentamente e quotidianamente, grazie alla disponibilità dei Signori Corradi e Giliotti (Associazione Medaglie d’Oro Bormioli), l’attività del cantiere.
Allo stesso tempo sono state collocate, all’interno e all’esterno del cantiere, le centraline dell’Arpa e dell’Ausl per tenere costantemente monitorate le emissioni sonore ed aree (polveri) dovute ai lavori e che tutto si svolga nei limiti di legge e secondo le prescrizioni appositamente definite.
Fino ad oggi pare che tutto stia procedendo regolarmente e senza disagi per la cittadinanza residente in prossimità del cantiere, in ogni caso, oltre agli organi istituzionalmente preposti Arpa e Ausl vi è sempre la Consulta di quartiere che controlla costantemente i lavori.
Passando al Canale Naviglio, per quanto riguarda la rimozione dei fanghi (inquinati da metalli pesanti e idrocarburi o altro), si procederà, nei tratti menzionati dal collega Aiello, nello stesso modo in cui si è operato all’interno dell’omonimo parco, asportando circa 30 cm. di materiale dall’alveo e saranno poi collocati sassi ossigenanti che eviteranno l’insediamento di nutrie e ratti e faciliteranno l’ossigenazione delle acque.
I controlli sulla rete fognaria e gli scarichi impropri, non riguardano solo questi quartieri, ma l’intero tratto cittadino del Canale che, come è stato detto, si origina sotto Lesignano Bagni e poi passando per Basilicanova, come Canale Maggiore arriva in città lungo Strada degli Argini e si immette definitivamente nel sottosuolo in prossimità della tangenziale sud per poi passare sotto Viale Duca Alessandro, Viale Fratti, la ferrovia e Via Verona e riemergere a nord di Via Venezia.
Tutto ciò fa capire come la gestione del problema sia complessa poiché, non solo riguarda tutta la città, ma coinvolge 5 Comuni, la Provincia ed inoltre il Canal Maggiore è di competenza di un consorzio privato, pertanto non è semplice mettere d’accordo tutti questi soggetti per fare in modo che a Parma non arrivi di tutto un po’, considerando anche il fatto che lungo il percorso menzionato fuori città si trovano anche diversi allevamenti di suini.
Quanto agli scarichi impropri in città sono stati compiuti vari interventi, per esempio in Viale Duca Alessandro lo scorso anno in occasione dei lavori per il teleriscaldamento alcuni residenti si sono autodenunciati ed è stato possibile compiere la separazione delle acque chiare da quelle nere e convogliare queste ultime in fognatura, rimangono probabilmente da regolarizzare ancora alcune situazioni ma si pensa che si potrà proseguire in futuro anche in questi casi di concerto tra tutti i soggetti interessati.
Per quel che riguarda i Rifiuti, si può dire che il processo autorizzativo del Polo Ambientale Integrato (P.A.I.), ha avuto avvio nel 2005 con la costituzione del Piano Provinciale dei Rifiuti in cui si ponevano determinati obiettivi, tra cui una raccolta differenziata su scala provinciale al 2012 almeno al 56%, ed ora siamo circa al 52% ed in città al 47%, e questo procedimento autorizzativo si è concluso il 15 ottobre del 2008 con la deliberazione della Provincia che dopo aver verificato tutti i pareri dei molteplici organismi competenti e tutte le condizioni previste dalla legge in questi casi, dava il via libera alla realizzazione dell’impianto.
Il Polo, oltre al sistema di incenerimento del residuo prevede anche altri impianti collaterali per l’ulteriore recupero e trattamento di vari materiali ed il cantiere è stato avviato nel settembre dello scorso anno e al momento, su circa un totale di spesa di circa € 150 milioni, si sono impiegati per l’acquisto di materiali, componenti vari ed altri interventi (caldaie, generatori, sistemi depurazione fumi, opere civili ecc.) circa € 106 milioni.
Bisogna tener presente che la nostra Provincia dal 2001 non è più in grado di smaltire i propri rifiuti e li esporta altrove con ingenti costi (es. da inizio anno ad aprile sono stati già esportati oltre 35000 tonnellate di rifiuti solidi urbani), peraltro la nostra è un società ricca che consuma molta energia e produce molti rifiuti, e anche se è vero che negli ultimi anni è diminuita la produzione pro capite (da oltre 630 Kg./anno a circa 500 Kg./anno) ed è aumentata molto la raccolta differenziata, non siamo a quantitativi così esigui da poter pensare di fare a meno di impianti di questo genere, anche perché noi paghiamo € 160 a tonnellata di rifiuti contro cifre assai inferiori delle altre province dotate di impianti, come per es. Reggio Emilia € 105.
La fase di avvio del P.A.I. è prevista entro l’estate del 2012, salvo imprevisti o nuove riflessioni che vengano motivate da parte della Provincia, e al momento il Comune è in una fase di ascolto, ha incontrato più volte il Comitato contrario al termovalorizzatore che doveva presentare un dettagliato progetto alternativo che non è ancora giunto a noi, comunque si condividono gli obiettivi di ridurre ulteriormente la produzione dei rifiuti procapite e di incrementare la raccolta differenziata a livelli superiori a quella originariamente programmata dal Piano provinciale.
ASS. ZONI:
Questo quartiere può essere considerato come “una città nella città”, poiché a parte l’ospedale ed il cimitero maggiore ha tutti i servizi e le infrastrutture principali della città.
Tra questi si possono annoverare quelle realtà commerciali, che se per un verso possono essere causa di preoccupazione, per un altro costituiscono una grande opportunità e dotazione per questa parte della città.
Basti pensare al Centro Torri, il primo centro commerciale di Parma, che è anche una grossa comodità per la gente di queste parti e che può essere il luogo di riferimento anche per altri servizi, come lo sportello telematico del Comune attivato nei giorni scorsi grazie al collega Marini, per cui al di là degli impatti e dei disagi vi è una positività, un’eccellenza ed un’importanza di queste realtà che non può essere ignorata.
I molteplici e variegati servizi, non solo commerciali, presenti in questo territorio, creano certamente impatti sul fronte della mobilità, che devono essere certamente attenuati, però sono anche un privilegio che voi avete e altri no, e pure i nuovi poli funzionali, le nuove aree si crescita della città, nel momento in cui si possono strutturare dal punto di vista residenziale e direzionale, è logico che possano strutturarsi anche dal punto di vista commerciale.
E’ vero che sulla carta possono apparire dei dati quantitativi elevati, ma siamo di fronte, per ora, solamente a dei potenziali, a delle opportunità che l’Amministrazione predispone per favorire la crescita e lo sviluppo economico della città, ma in ogni caso sarà il mercato a stabilire in quale misura queste potenzialità si potranno tradurre in realtà.
Nessun imprenditore o commerciante avvierà un’attività se non ve ne sarà effettivamente il bisogno o se non vi sarà la prospettiva di potere mantenerla con redditività.
Lo sviluppo del commercio deve essere inserito in un disegno di sviluppo e crescita della città e per S.Leonardo, in un grande progetto, che è già stato accennato, di riqualificazione e trasformazione di aree storiche interne al quartiere quali Stazione e Pasubio e poi Bormioli, in cui vi saranno nuove residenze, nuove realtà direzionali, ossia nuovi residenti, nuovi lavoratori e pertanto è naturale che vi possano essere anche nuove attività commerciali che possano completare i servizi di queste nuove aree.
Non penso che queste nuove realtà potranno danneggiare quelle esistenti, poiché saranno giustificate dalla presenza di ulteriore popolazione ed ulteriore ricchezza, per cui un servizio in più, per residenti in più, e poi non è detto che le nuove attività debbano necessariamente essere uguali a quelle già presenti sul territorio, potranno anche essere diverse dal punto merceologico e/o qualitativo.
Nei prossimi giorni
INTERVENTI DEL PUBBLICO
e
Risposte Assessori