Agli Amministratori comunali competenti
e p.c. agli organi del decentramento interessati
OGGETTO: Varie questioni del Quartiere Paradigna.
Egr. Sig. Sindaco / Sig. Vicesindaco / Sig.ri Assessori,
il Quartiere Paradigna è, senza ombra di dubbio, il peggior esempio di insediamento residenziale mai realizzato nella nostra città, poiché alle originarie assurdità di concezione e progettazione, si sono aggiunte le non meno gravi carenze ed approssimazioni nella costruzione, e tutto ciò ha portato alle difficoltà di gestibilità e vivibilità tutt’ora presenti che, solo in parte, sono state temperate dai vari interventi infrastrutturali compiuti negli ultimi sette anni.
Rimangono pertanto sul tappeto diverse questioni su cui, anche a nome dei numerosi residenti con cui siamo in contatto da tempo, desidereremmo conoscere gli intendimenti della nuova Amministrazione Comunale.
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Lavori in Via Ilaria Alpi:
a seguito dell’acquisizione da parte del Comune dello stradello condominiale interno al comparto Paradigna (ora Via Ilaria Alpi), si era convenuto in un incontro del 21 dicembre 2006 con gli allora assessori Lisi e Vignali che in tale strada dovessero essere compiuti lavori di asfaltatura, di sistemazione dei marciapiedi esistenti ed eventuale realizzazione di nuovi, di apposizione di nuova segnaletica orizzontale e verticale per una più adeguata disciplina della circolazione e della sosta, e di potenziamento dell’illuminazione pubblica.
Ad oggi risulta effettuata solo l’installazione dei nuovi lampioni, ci si chiede pertanto se l’Amministrazione intenda ancora effettuare gli altri lavori allora stabiliti, e se si, in che modi e tempi?
Circolazione nei tunnel dei garages e chiusura degli accessi:
in origine, quando non esisteva ancora Via Matilde Serao (strada di fine comparto e di collegamento tra Via S.Leonardo e Via Paradigna), l’accesso alla fila interna dei palazzi ubicati a ridosso di Via Paradigna avveniva passando sotto i garages della fila di condomini antistanti, per questo era prevista in convenzione urbanistica un’apposita servitù di passaggio.
Ora, a seguito della realizzazione anni oro sono di Via M. Serao, ed ultimamente dell’acquisizione comunale dello stradello condominiale tra le due file dei palazzi (Via I. Alpi), la necessità di passaggio nei tunnel dei garages è oggettivamente venuta meno e pertanto si dovrebbero modificare le vecchie disposizioni per adeguarle alla mutata realtà.
Bisogna altresì considerare che la particolare conformazione e tortuosità di detti tunnel, ha sempre costituito un fattore di pericolo per il transito di pedoni e veicoli al loro interno, e che inoltre, il libero accesso da parte di chiunque ai suddetti ha determinato da tempo fenomeni del tutto inaccettabili quali: frequenti furti nei box; transito di veicoli di estranei che utilizzano impropriamente questi passaggi per aggirare l’incrocio Via Paradigna – Via Serao; utilizzo di questi tunnel labirintici da parte di delinquenti per seminare le forze dell’ordine; utilizzo dei tunnel per l’esercizio della prostituzione che da più di un decennio si svolge quotidianamente anche di fronte ai palazzi in Via Paradigna.
Pare ovvio che detta situazione non possa essere tollerata oltre e che quindi debbano essere individuate, anche con il contributo del Comune, quelle soluzioni giuridiche che consentano ai residenti di chiudere gli accessi ai tunnel senza ulteriori oneri da parte loro (oltre alle normali spese per collocare sbarre o cancelli), a favore di chi abiti in zona ma non abbia nei tunnel garages di proprietà o in locazione.
Certificato Antincendio:
le coperture dei citati garages (realizzati a raso dietro la prima fila di palazzi su Via Paradigna), costituiscono dei terrazzoni rialzati (privati ma d’uso pubblico), larghi circa una trentina di metri, che si frappongono tra gli edifici e Via Ilaria Alpi.
L’ampiezza di tali manufatti impedisce ai mezzi di soccorso, soprattutto alle autocisterne e alle scale dei Vigili del Fuoco di raggiungere direttamente il retro della prima fila di palazzi su Via Paradigna lunga circa trecento metri.
Questa gravissima anomalia strutturale impedisce, probabilmente da sempre, il rilascio ai condomini interessati del dovuto certificato antincendio che dovrebbe garantire una minima ed adeguata sicurezza abitativa per le centinaia di appartamenti ivi presenti.
Orbene, posto che in origine il progetto del comparto deve comunque essere stato approvato ed autorizzato dai vari organi istituzionali competenti, si chiede se il Comune di Parma, insieme agli altri soggetti interessati, intenda contribuire a trovare le soluzioni a questo stato di fatto assolutamente pericoloso.
Basti pensare a cosa sarebbe potuto accadere, se l’incendio che nei mesi scorsi ha interessato i capannoni artigianali posti su Via S.Leonardo, avesse per disgrazia riguardato i popolosi palazzi in oggetto.
Toponomastica e segnaletica stradale:
l’istituzione di Via Ilaria Alpi, come strada che da Via Serao consente l’accesso alla fila interna di palazzi del Comparto Paradigna, ha eliminato per questi edifici la ripartizione, numerazione civica e denominazione secondo la sequenza delle piazze Mozzoni, Mair, Strepponi e Woolf, propria dei palazzi antistanti e direttamente accessibili da Via Paradigna.
Risulta quindi del tutto fuorviante e foriero di continui equivoci il permanere all’incrocio di Via Alpi con Via Serao dei cartelli con l’indicazione delle vecchie piazze.
Urge pertanto la loro tempestiva rimozione!!
Un similare problema riguarda inoltre la fila interna dei palazzi del Comparto più a ridosso di Via S.Leonardo la cui prima fila di edifici si affaccia su Via Irma ed Emma Gramatica.
Le due piazze retrostanti a copertura dei garages si chiamano P.za S. Aleramo e P.za T. Carini, ma lo stradello di accesso a questi edifici di “seconda fila” è, ad oggi, senza nome e le abitazioni hanno come indirizzo lo Stradello Matilde di Canossa che è l’asse ciclo-pedonale posto all’interno dell’area verde pubblica che da nord a sud attraversa il quartiere tra i condomini di Via I. Alpi e quelli del medesimo stradello anonimo.
Anche in questo caso si verificano equivoci per rintracciare gli indirizzi, le abitazioni ed individuare i corretti percorsi stradali per raggiungerle.
Si propone quindi, a definitiva soluzione dei citati disagi (che assumono note di gravità quando riguardano interventi di mezzi di pronto soccorso), che lo stradello anonimo assuma la denominazione di Stradello Matilde di Canossa, con apposita segnaletica da porre all’incrocio con Via M. Serao, ed il percorso ciclo-pedonale, attualmente M. di Canossa, assuma una nuova denominazione.
Si fa presente che la procedura dovrebbe essere abbastanza semplice e non dovrebbe comportare disagio alcuno per i residenti, a differenza di quanto avvenuto per l’istituzione di Via I. Alpi, posto che negli atti e nei documenti gli indirizzi figurano già in Stradello M. di Canossa con una propria numerazione civica, senza però che fisicamente sia possibile l’accesso veicolare agli immobili da detta strada.
Si deve inoltre segnalare che nelle varie strade di accesso ai diversi comparti residenziali del Quartiere Paradigna, il rispetto dei divieti di sosta è un fatto non propriamente ordinario, forse perché l’azione sanzionatoria della polizia municipale è assai sporadica.
Sistemazione aree verdi pubbliche:
in ragione della conformazione del terreno, delle condizioni climatiche, di alcuni difetti infrastrutturali della prima realizzazione, di una non sempre corretta manutenzione, di una non adeguata disciplina e gestione degli animali che frequentano la zona e l’apposita area cani, e purtroppo di ripetuti atti vandalici, taluni ambiti delle vaste aree a verde pubblico poste all’interno del quartiere versano in condizioni non ottimali e abbisognano di riqualificazioni, sia per quanto attiene la dotazione arborea, sia per quanto riguarda gli impianti di irrigazione, la pubblica illuminazione e gli arredi per la fruizione da parte di bambini, giovani ed anziani.
Per garantire una più duratura conservazione di questo importante patrimonio pubblico, si renderebbe indispensabile una più frequente azione di vigilanza da parte delle forze dell’ordine e della polizia municipale oppure, nell’impossibilità di provvedere con i metodi tradizionali, ci si dovrebbe dotare di strumenti tecnologici che assicurino un equivalente controllo.
Centro Civico per aggregazione di giovani ed anziani:
causa anche discutibili scelte del reggente pro-tempore la Parrocchia del Beato Cardinal Ferrari, il circolo e gli altri ambienti parrocchiali hanno assunto un ruolo assai limitato per l’aggregazione di bambini, giovani ed anziani del quartiere.
La recente attivazione in loco di un bar di piccolissime dimensioni, per sua natura commerciale e spaziale, reca a sua volta un contributo assai scarso in tal senso.
Si pone quindi l’esigenza di uno spazio pubblico che risponda a codesta necessità della popolazione della zona.
Il futuro intervento di espansione dell’azienda OIKI di Via Paradigna potrebbe rappresentare una prima occasione in merito, se all’inutile campo da calcio ed al parcheggio per i camper (proposte rigettate dai residenti, dal Consiglio di Cortile S.Martino e anche da noi del G.I.S.), il progetto sostituisse una utilizzazione degli spazi pubblici di cessione più rispondente ai bisogni della gente del quartiere.
Il medesimo discorso dovrebbe valere anche per altre future trasformazioni urbanistiche che dovessero riguardare terreni della zona che siano ancor più baricentrici e facilmente accessibili dagli abitanti.
Si invita conseguentemente il Comune a considerare l’opera accennata tra quelle da compiersi assolutamente per ancor più qualificare questa zona a nord della città compresa tra la tangenziale e l’autostrada.
Recente incendio capannoni artigianali:
nonostante siano trascorsi alcuni mesi dall’evento, i residenti avvertono ancora forti odori e notano la presenza di polveri provenienti dai capannoni andati in fumo, che suscitano non pochi disagi e preoccupazioni per eventuali effetti nocivi per la popolazione.
Si desidera pertanto sapere in che modo e tempi l’Amministrazione, unitamente agli altri organi competenti, intenda ovviare a questi persistenti inconvenienti e quale sarà il futuro delle attività produttive coinvolte e quindi dell’area interessata dal disastro.
Sicurezza:
causa la sua collocazione in una periferia di scarsissimo pregio urbanistico, causa il degrado strutturale, causa il basso livello socio-economico dei suoi abitanti (sempre più anche extracomunitari), causa i molteplici altri problemi di varia natura or ora accennati, il Quartiere Paradigna è da sempre afflitto da fenomeni di disagio e devianza sociale che spesso sfociano in attività delinquenziali.
Come già riferito nei precedenti punti, si può assistere ogni sera all’esercizio del meretricio da parte di ragazze di colore in Via Paradigna tra l’OIKI ed il distributore ERG e detta attività ultimamente si sta impossessando anche di vari ambienti interni al Comparto residenziale, come sta avvenendo pure per lo spaccio di sostanze stupefacenti, precedentemente confinato negli angoli più bui e isolati delle aree verdi.
A tutto ciò vanno poi aggiunti i frequenti episodi vandalici ed i ripetuti furti nei garages e nelle abitazioni.
Si impone quindi un’azione risoluta, ed il Comune dovrà operare tempestivamente per quanto di sua diretta competenza, ed altresì dovrà sollecitare, perché altrettanto facciano le altre istituzioni preposte all’ordine ed alla sicurezza pubblica.
Confidando, in conclusione, che l’Amministrazione saprà farsi carico delle importanti questioni ora richiamate, diamo la nostra disponibilità per chiarimenti ed incontri di approfondimento sulle singole problematiche, e rimanendo in attesa di comunicazioni in merito, porgiamo
Distinti saluti.
Parma, 17 ottobre 2007
IL PRESIDENTE
Roberto Caleffi